La Fassona piemontese è di diritto nelle eccellenze italiane, manzo di pregiata qualità con un gusto deciso, il nostro modo di esaltarne le caratteristiche è dunque quello di servirla cruda in purezza, la nota dolce del miele e dello scalogno contrasta la “durezza” del cavolo nero.
per 4 persone
600 gr di filetto di fassona piemontese
5 scalogni
3 cucchiaini di miele di acacia al tartufo “Boscvovivo”
600 gr di cavolo verza nero
olio EVO, sale, pepe q.b.
Tritate finemente gli scalogni e fatele rosolare in una padella con un filo di olio, regolate di sale e pepe, quindi aggiungete un goccio d’acqua e fateli stufare per qualche minuto, quando l’acqua sarà evaporata aggiungere il miele al tartufo e fate caramellare per qualche minuto, quindi spegnate il fuoco e fate raffredare.
Pulite e lavate ilcavolo verza, tenete solamente la parte della foglia eliminando le “coste” centrali, quindi fatele saltare a fuoco vivace in una padella con un filo d’olio e un pizzico di sale, dopo qualche minuto toglietele dal fuco e fatele raffreddare, quindi tritatele grossolanamente.
Prendete il filetto, fatelo a prima a cubetti, quindi “battetelo” al coltello per ottenere una sorta di macinato grossolano, mettelo in una ciotola salate, pepate aggiungete lo scalogno, il cavolo verza, amalgamate il tutto e aggiungete un filo d’olio.
Impiattate la battuta aiutandovi con un coppasanta e servite accompagnata da una fresca insalata di misticanza.